Il Monte Amiata è un antico vulcano spento che si staglia imponente nella parte sud della Toscana; ricoperto da un meraviglioso bosco misto che inizia con i castagni delle sue pendici per poi passare all’abetina ed in fine alla maestosa faggeta che ne ricopre la vetta (1738 mt slm).
Il Monte Amiata è un posto ideale dove ritemprare corpo e spirito approfittando dei sentieri presenti su tutto il cono vulcanico e delle opportunità turistiche che offrono i numerosi borghi che lo popolano.
La vetta del Monte Amiata è raggiungibile dall’Agriturismo Roccone dopo circa 25 minuti di macchina.
Trekking e MTB sul Monte Amiata
Nel bosco della “Macchia Faggeta”
L’Amiata, per le sue caratteristiche naturali, è un grande museo all’aperto, un parco storico-ambientale in cui natura, arte e cultura si incontrano e si fondono felicemente. È un luogo da vivere, per respirarne l’aria salubre, l’atmosfera incantata di un dialogo ininterrotto tra uomo e ambiente.
È l’ambiente ideale per gli amanti del trekking.
I boschi sono facilmente percorribili a piedi a cavallo e in mountain bike , seguendo una rete di sentieri disegnata su antichi tracciati di cercatori di funghi e boscaioli e collegano i paesi al circondario naturale della montagna. Il complesso dei sentieri segnalati copre 215 Km ed è suddiviso in due sezioni con un totale di 19 sentieri principali e altri sentieri minori.
Il sentiero “maestro” è l’anello del Monte Amiata. Un itinerario circolare di circa 30 Km che gira intorno al cono vulcanico ad un’altitudine tra 1050 e i 1300 m. Recentemente è stata disegnata anche una bellissima mappa per l’orienteering nella parte alta della Montagna tra il Prato delle Macinaie e quello della Contessa. Ben 13 sono le aree protette o tutelate (parchi e riserve) per il loro valore naturalistico ed ambientale.
Una montagna a passo d’uomo
La nuova rete di sentieri che attraversa l’Amiata, unendo i centri abitati tra loro e alla parte alta della montagna, permette di coglierne lo straordinario patrimonio naturale e culturale e nello stesso tempo, collegando con le direttrici che attraversano il resto della provincia senese e di quella grossetana, ne sottolinea la centralità nell’ambito della Toscana meridionale, fornendo un respiro regionale alla sentieristica già esistente.
I sentieri si sviluppano per circa 215 km, suddivisi in due direttrici raccordate al grande anello del cono vulcanico, per un totale di 19 sentieri principali che comprendono altri sottostanti
La direttrice II da ripa D’Orcia a Catabbio
Attraversa inizialmente le Gole dell’Orcia, confine naturale del massiccio amiatino. Da Castiglione il sentiero segue, in un mare di boschi, le pendici dell’Amiata fino al borgo di Vivo d’Orcia, poi raggiunge Seggiano, risale a Castel del Piano e Arcidosso e prosegue verso il Monte Labbro (1193) sulla cui brulla vetta, in un ambiente mistico, sono ancora visibili i segni dell’esperienza “Davidica”.
A Roccalbegna la direttrice si divide in due vie principali che passando da Semproniano raggiungo entrambe Catabbio.
Piste e Itinerari
L’anello del Monte Amiata
Cinge il perimetro della montagna per circa 30 Km, a quote comprese tra i 1050 e i 1300 metri, attraversando boschi di faggio, castagno e querce in un ambiente d’incomparabile bellezza.
Tre raccordi uniscono le direttrici all’anello: dal Vivo d’Orcia al rifugio Fonte Capo Vetra, da San Lorenzo a Poggio Biello e da Santa Fiora a Poggio Trauzzolo.
Nel bosco è necessario rispettare alcune regole:
Comportamento. Nel nostro territorio comportatevi esattamente come nel vostro giardino. Quando tornerete sarà ancora bello, pulito e godibile.
Rifiuti. Usate contenitori per riportare a casa i vostri rifiuti, oppure i cassonetti delle apposite aree di sosta. Gli animali del bosco non amano la spazzatura dell’uomo.
Sentieri. I sentieri della Macchia Faggeta sono ben segnalati e vi consentono un’ampia esplorazione del territorio, non lasciateli, eviterete di perdervi. Non è consentito l’ingresso alla proprietà con veicoli a motore.
Alberi. Sono la vera bellezza della montagna e il nostro bene più grande e servono all’ambiente. Non danneggiateli.
Sassi. Ogni angolo del bosco e ogni sasso ospitano piante e animali. Rispettateli.
Sottobosco. Fiori, erbe, foglie e terriccio fanno parte dell’ecosistema. Non raccoglieteli.
Funghi. Per la raccolta è necessario un apposito permesso, potreste incorrere in sanzione. Seguite le regole della raccolta: se non conoscete la specie non danneggiate il fungo e lasciatelo in bosco.
Animali. È possibile fare incontri graditi con caprioli, cinghiali, istrici, volpi e scoiattoli ed eccezionalmente lupi. Non abbiate paura, ne hanno più loro. Imparate a riconoscere la grande varietà di uccelli dal loro canto.
Acqua. La Macchia Faggeta ha collocato tre fontanelle al primo rifugio, al rifugio Cantore e in località Pianello. Servitevi pure.
Fuochi. È assolutamente proibito accendere fuochi. Per i vostri pic-nic usate una delle numerose aree attrezzate.
Il nostro bosco è certificato PEFC che è indice di alta qualità della gestione forestale.
Per conservare la certificazione occorre che vengano rispettate tutte le norme di cui ai punti precedenti.
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